Giorgia stai serena.

Non sono mai stato un estimatore di Giorgia Meloni, per mille e un motivo. E fin qui niente di male, non credo di essere l’unico. Se poi penso che potrebbe presiedere il Consiglio dei Ministri succedendo a Draghi mi vengono ancora più dubbi. Ma anche qui si tratta di convinzioni personali, al pari di quelle contrarie di chi invece non vede l’ora che questa situazione si concretizzi. Punti di vista. Ma inizio a provare nei suoi confronti, non dico simpatia, ma un qualcosa di simile all’empatia. Perchè?

Proviamo a fare un discorso oggettivo sulla situazione creatasi negli ultimi giorni e da cui credo si possa partire a prescindere dalle proprie convinzioni personali. Ne emerge un quadro per cui ritengo che la stessa Meloni dovrebbe preoccuparsi. E forse lo sta già facendo.

Partiamo dall’inizio. Una settimana fa, il 17 luglio 2022, Matteo Salvini è stato ospite di Berlusconi a villa Certosa in Sardegna. Cosa si siano detti non si sa, anche se è facile immaginarlo. Ancor più per il fatto che i due, pochi giorni dopo, sono stati a tutti gli effetti gli artefici delle dimissioni di Mario Draghi da Presidente del Consiglio.

Se non sappiamo cosa si siano detti sappiamo però che cosa hanno scritto in una nota congiunta. I due sostengono di aver avuto un “lungo e cordiale incontro” in cui “hanno esaminato e approfondito la situazione politica”. Inoltre “confermano che sia da escludere la possibilità di governare ulteriormente con i 5 stelle per la loro incompetenza e la loro inaffidabilità”. Poi, in un moto di generosità, ci fanno sapere che “con il consueto senso di responsabilità, hanno dunque concordato di attendere l’evoluzione della situazione politica, pronti comunque a sottoporsi anche a brevissima scadenza al giudizio dei cittadini”.

Perché Meloni dovrebbe preoccuparsi? I sondaggi sono ancora dalla sua parte. E invece no. Gli ultimi sondaggi danno FdI al 23,7%, il PD al 22,7%, la Lega al 15,4% e FI al 7,6%.

Provate a sommare i voti di FI e Lega e vedrete che già oggi sono praticamente alla pari con FdI. Cosa vuol dire? Che se il 25 settembre Salvini e Berlusconi si presenteranno con una lista unica raccoglieranno più voti di Meloni e allora la scelta su chi mandare a Palazzo Chigi sarà meno semplice di quanto pensino oggi i sostenitori di quest’ultima. Anche perché Berlusconi è sceso in campo pesantemente attraverso i media utilizzando i suoi vecchi cavalli di battaglia. Vecchi ma che pare funzionino ancora: pensioni minime a mille euro per iniziare, ma non escluderei tasse, posti di lavoro, dentiere, veterinari gratuiti, ecc.

A questo punto se, come è possibile, la coalizione di centrodestra dovesse avere la maggioranza in Parlamento è altrettanto possibile che Salvini diventi Presidente del Consiglio e Berlusconi Presidente del Senato che, occorre ricordarlo, è la seconda carica dello Stato dopo il Presidente della Repubblica.

E Giorgia? Se ce la farà ad ingoiare il boccone amaro per lei ci sarà un posto da vice presidente del Consiglio. Se no aspettiamoci tempi lunghi per la formazione di un nuovo Governo, con la conseguente prosecuzione di Draghi al vertice dell’esecutivo almeno fino a fine anno.

D’altronde sappiamo quale considerazione abbiano delle donne sia Salvini che Berlusconi.

Giorgia, stai serena. Come disse l’altro Matteo prima di pugnalare alla schiena Letta.

Published in: on domenica, 24 luglio, 2022 at 7:01 am  Lascia un commento